L’ esperienza in se e per se, é come quella milanese, a parte l’incredibile numero di lingue che senti una volta salita, e il fatto che i tram della linea F passano per il l’Embarcadero, il lungo mare di SF. In una città così internazionale, anche i tram lo sono, infatti, su ogni tram, ci sono delle targhette che evidenziano la città da cui sono stati importati. Alcuni mezzi sono arrivati direttamente da Milano e quando vedo in lontananza un tram stretto e arancione, mi sento un po’ a casa. Alcuni mantengono ancora le scritte originali in italiano.
Ma quando ti capita di salire, e a guidare il tram é la tua Woopi Golberg di quartiere, che ti da il benvenuto sul “Love Train”, ecco che prendere i mezzi pubblici diventa un’esperienza da narrare: Woopi non fa pagare il biglietto, perché sul “Love train” si sale gratis. Chiunque non sia nel mood “Love” resta a terra (e giuro che non ha fatto salire delle persone perché avevano il muso). Nonostante il tram sia strapieno gli “handsome guys” entrano lo stesso a discapito di altri che invece restano a terra (fidanzate comprese) e ignari di tutto, vengono accolti con tanto di applauso e urla di ovazione da tutti i passeggeri. Il microfono per annunciare le fermate si trasforma in un vero e proprio megafono da stadio, che incita chi é sul tram a cantare e insulta chi ostacola il passaggio del mezzo.
Tra un canzone e l’altra, una simpatica signora vicino a me continua ad urlare “This is the Love train”. Turisti attoniti vengono lasciati sul marciapiede, non degni di salire sul “Love Train”. Qualche fermata più in là, ecco che Woopi ringrazia tutti, dicendoci che é stata la più bella corsa da quando é driver!
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Simi